FABRIZIO MOGLIA, classe 1963, naturalista e fotografo vive a Moncucco Torinese (AT), piccolo borgo antico del Monferrato astigiano al confine con il Torinese. Ma ha girato il mondo.
Una vita avventurosa dalla Russia alla Tanzania, dal Canada alla Spagna, dalla Finlandia all’Alaska, alla foresta amazzonica braisliana per scoprire i segreti del mondo animale da vicino. Un viaggio straordinario nei luoghi più estremi, fra ghiacciai e foreste tropicali, per fotografare zampe, occhi, mantelli colorati, ali ed esemplari esotici. Si mimetizza con l’ambiente per cogliere l’attimo del clic, con lo sguardo attento del professionista, alleato e amico della natura e dei suoi ritmi. Fin da ragazzo ha viaggiato per raccontare attraverso la fotografia un universo che continua a stupirlo e ha scelto una professione che regala sorprese e misteri.
Ha dormito nel territorio degli orsi polari per osservare la loro vita quotidiana. Ha seguito a distanza ravvicinata nell’Artico glaciale le spietate battute di caccia del gufo delle nevi dagli occhi giallo intenso, impegnato con le sue prede. Nel Parco dello Yellowstone ha seguito per lunghi giorni i ritmi di vita di alci, bisonti, linci rosse, antilocapre, cervi mulo, grizzly e ghiotti orsi bruni. Tra i vulcani della Kamchatka ha vissuto a stretto contatto con gli orsi beringiani per documentare le loro incursioni nei branchi di salmoni rossi del pacifico..
I suoi sono scatti altamente suggestivi, sembrano animarsi da un momento all’altro. Per questo Moglia collabora con pubblicazioni come National Geographic, BBC, Focus Wild, The Guardian, The Times e altre riviste internazionali di settore.
È stato due volte campione del mondo FIAP, premiato al concorso internazionale Hipa per fotografia di natura e animali; ha ricevuto nel 2015 un premio a Dubai dalle mani del principe ereditario degli Emirati Arabi, Mohammed Bin Rashid Al Maktoum.

Fabrizio Moglia e il principe ereditario degli Emirati Arabi, Mohammed Bin Rashid Al Maktoum
Moglia ama ricordare i suoi esordi, galvanizzato dai racconti del suo bisnonno «Tutto partì con i racconti del bisnonno materno Angelo Bottoni, vissuto nella fattoria di famiglia in Amazzonia ed esperto di fauna del Sud America. Erano storie incredibili, mi ci perdevo a fantasticare. Mi è sorta una grande curiosità e da allora non mi sono più fermato. La passione mi porta a stare dietro le quinte della natura, nonostante climi difficili, dal caldo africano ai tanti gradi sottozero del Grande Nord. Mi ritengo un osservatore privilegiato. Le mie foto raccontano storie di vita quotidiana ma che non tutti vedono». Al suo fianco nelle tante avventure la moglie Chiara Cecchinato, curatrice dei testi e designer per la linea Endless Chic, e la figlia Giulia, illustratrice. Tre cuori che battono insieme per rendere protagonista la natura.
Tra le esperienze più significative Moglia rammenta gli attimi tra i ghiacci. «Nel regno del silenzio e del gelo arrivai con un piccolo aereo. Il Grande Nord è una camera senza suoni, dal silenzio inaspettato e un freddo pungente. Quel bianco a perdita d’occhio mi ha catturato, togliendomi il respiro. Poi all’improvviso arrivò lui: maestoso, curioso e dinoccolato. Era un orso polare!. Il più grande mammifero carnivoro terrestre del pianeta mi osservava aristocratico e distaccato. Dopo giorni sono riuscito a fotografarlo, scoprendo le sue abitudini».
Le foto di Fabrizio Moglia sono state più volte esposte in Italia e nel Mondo. In Italia presso 2 edizioni del WPA (di cui egli stesso è ideatore e curatore) a Moncucco, ma anche nelle varie sedi dei Parchi tra cui il Parco del Po, il Parco delle Alpi Cozie, il Parco del Gran Paradiso oltre a varie esposizioni a Milano, Genova, Firenze e Roma.
Nel mondo ha esposto 2 volte al Museo Darwin di Mosca, a Dubai, a Manila, in Manitoba.

Fabrizio Moglia Fabrizio Moglia Fabrizio Moglia Fabrizio Moglia

Obiettivo Natura
 

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