“Il digitale ha abbattuto tutte le certezze fotografiche del passato. Ha rivoluzionato il sistema di comunicazione attraverso le immagini, aprendo delle possibilità impensabili fino a poco tempo prima e rendendole fruibili praticamente a chiunque. Con questa mostra, CUNEOFOTOGRAFIA intende esplorare in una certa misura questi confini, lasciando a ciascun fotoamatore libera interpretazione del rapporto tecnologia-immagine.”

“Il vero problema del digitale è che non c’è più motivo di credere alle fotografie. In un certo senso, si potrebbe ipotizzare che la fotografia sia stata una meteora del XX secolo. E’ arrivata e se n’è andata nel giro di cento anni……falsificare le immagini è così facile. Speriamo che ci sia una reazione a tutto questo. E che torneremo a fare fotografie vere su pellicola vera, e che la gente dica: sì questo è reale, è accaduto davvero.”

“L’immagine digitalizzata ha spezzato una volta per tutte il rapporto tra immagine e realtà. Stiamo entrando in un’epoca in cui nessuno sarà in grado di dire se un’immagine è vera o falsa. Stanno diventando tutte bellissime e straordinarie e ogni giorno che passa appartengono sempre di più al mondo di facebook, di flickr, di MySpace, di YouTube, di Second Life e di tutto il web. La loro bellezza, come la loro verità, ci sfugge. Ben presto finiranno per renderci ciechi? “

“Piuttosto che opporre in modo sistematico ANALOGICO e DIGITALE , oggi sembrerebbe più saggio constatare che, qualunque ne sia la natura, l’immagine fotografica deve affrontare sfide e minacce. L’instabilità dei supporti che mette in pericolo la sua funzione memorialistica, la proliferazione crescente delle immagini che ne impedisce analisi e trattamento, le sempre più numerose restrizioni giuridiche sulla pratica e la diffusione delle fotografie....la posta in gioco è immensa. La fotografia deve riesaminare il suo rapporto con il reale. Mantenere la sua missione e la sua autorevolezza, altrimenti a chi toccherà raccontare il reale?”

da DOPO LA FOTOGRAFIA di Quentin Bajac